Leone de Castris è un’antica azienda del Salento, nata nel 1665 ad opera del Duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco Conte di Lemos, ed è a attualmente una delle realtà più importanti del Sud Italia producendo circa 2,5 milioni di bottiglie.

Leone de Castris e il Salento.

Leone de Castris

Leone de Castris

La penisola salentina per molti secoli è stata considerata la “Porta d’Italia” in quanto zona di frontiera e i numerosi castelli fortificati posti a difesa del territorio sono testimonianza del suo tormentato passato. Passato che si respira passeggiando per le pianure del Salento dove non si può rimanere indifferenti ai numerosi blocchi di pietra alti fino a sei metri piantati nel terreno. Sono i Menhir, costruzioni di origine celtica che dovevano avere un significato rituale e religioso, infatti sulle facce di alcuni di essi sono riportate incisione di croci ed in altri casi una croce è stata posata sulla sommità.

Altri monumenti affascinanti sono i Dolmen, monumenti megalitici costituiti da un lastrone di pietra appoggiato orizzontalmente su pietre fissate verticalmente nel terreno. C’è chi afferma che erano monumenti funebri, chi invece pensa che venissero usati per i sacrifici per rendere omaggio alle divinità.

In questa terra affascinante e ricca di storia l’azienda vinicola Leone de Castris ha diversi vigneti in cui accanto ai vitigni tradizionali di Negroamaro, Malvasia nera, Verdeca, Bianco d’Alessano, Moscato, Aleatico e Primitivo si affiancano i nuovi vitigni di Chardonnay, Pinot, Sauvignon, Cabernet, Merlot e Montepulciano. In definitiva si può dire che la Leone de Castris rappresenta quasi 350 anni di storia che guardano al futuro.

I vigneti di Leone de Castris

I vigneti di Leone de Castris

Parole d’ordine del Salento è “varietà” e ogni zona ha le proprie caratteristiche distintive. Nella provincia di Lecce, cuore del Salento, ci sono i suoli argillo-limosi che permettono di trattenere la poca acqua che il cielo regala durante l’anno e l’uva maggiormente coltivata è il Negroamaro. La Manduria, posta a sud di Taranto, ha suoli molto più argillosi ed è la terra del Primitivo.

Importanti sono anche le differenze nei sistemi di allevamento. Il cordone speronato, con le sue rese elevate, viene utilizzato per i vitigni a bacca bianca o rossi che non devono essere affinati a lungo. L’alberello, con le sue basse rese, è utilizzato invece per le uve che daranno vita a vini rossi che devono essere affinati in botte.

Five Roses, il miglior vino rosato italiano.

Vino storico firmato Leone de Castris è il rosato “Five Roses”. La storia di questo vino inizia nel 1943, quando sul finire della guerra il generale Charles Poletti, affascinato dal vino ne chiede una grande fornitura. Le uve provenivano da una contrada che si chiamava “Cinque Rose” in quanto per molto tempo tutte le generazioni della famiglia Leone de Castris avevano avuto cinque figli. Il Generale voleva però un nome americano per il vino, per questo l’etichetta venne cambiata in “Five Roses” e divenne il primo vino rosato ad essere imbottigliato e commercializzato in Italia ed esportato negli Stati Uniti.

Altra data storica è il 1954, quando nasce il vino rosso “Salice”. Il vino diventa così importante che la futura doc della zona Salice Salentino prenderà il suo nome.

Leone de Castris e i suoi vini.

L’azienda vinicola Leone de Castris produce una grande varietà di vini di cui vogliamo andare a scoprire i più rappresentativi.

Donna Lisa

Donna Lisa

Donna Lisa

Salento IGT, anno 2008, 100% Malvasia bianca, 13% di gradazione alcolica.

Parziale fermentazione in barrique e affinamento per altri 6 mesi sulle fecce sempre in barrique. Dalla vendemmia del 2008 viene utilizzata la Malvasia Bianca per sottolineare il legame con il territorio (prima era prodotto con Chardonnay).

Il Donna Lisa è un vino dai caldi riflessi dorati. Al naso svela profumi intensi e importanti. La prima sensazione è salmastra per poi virare al minerale con tagli fruttati (frutta a polpa bianca) mentre in chiusura richiama note fumè che rimangono come sottofondo.

In bocca, dove la bella acidità iniziale passa il testimone alla sapidità, è netta la sensazione di pulizia e siamo affascinati dalle note fruttate che richiamano le sensazioni olfattive.

Il Donna Lisa è sicuramente un bianco da invecchiamento dalla persistenza molto lunga e che conferma la straordinaria vocazione di questa cantina nell’utilizzo di uve autoctone.

Five Roses Anniversario

Five Roses Anniversario

Five Roses Anniversario

Salento IGT, anno 2008, 80% Negroamaro, 20% Malvasia nera di Lecce, 12,5% di gradazione alcolica.

Il Five Roses Anniversario, prodotto per la prima volta nel 1993 in occasione dei 50 anni del Five Roses, rispetto alla versione base ha una percentuale maggiore di Malvasia Nera di Lecce. Le uve provengono dai vitigni più vecchi (50 anni) allevati ad alberello e sono sottoposte ad una macerazione breve prefermentativa che implica una estrazione selettiva (si cerca di estrarre più antociani e meno tannini).

Alla vista regala un bel colore rosa chiaretto da manuale, molto luminoso.

Al naso è subito avvolgente, rapisce per la sua eleganza e il grande impatto iniziale ti assale con fragranze floreali (rosa) e fruttate (fragole e ciliegia).

Il palato è generoso e si rileva subito la freschezza, l’eleganza e l’equilibrato nei sapori chiudendosi con una nota fruttata e striature sapide. Nel finale ci attende un convincente ritorno delle note olfattive che invadono il palato.

Salice Salentino DOC Riserva

Salice Salentino

Salice Salentino

Anno 2006, 90% Negroamaro, 10% Malvasia nera di Lecce, 13,5% di gradazione alcolica.

Il Salice Salentino DOC Riserva è un vino molto importante per l’azienda. Le viti, con un’età compresa tra 20-50 anni, sono coltivate ad alberello mentre il vino, affinato per 12 mesi in botti grandi di rovere e per altri 12 mesi in bottiglia, è versatile negli abbinamenti perchè pieno di sfaccettature.

Il calice si macchia di un bel rosso rubino e l’unghia porpora nasconde il lungo l’affinamento.

Il sipario si apre al naso con una nota floreale che ricorda il Five Roses e, a questo ingresso fresco e floreale, si contrappone ben presto un sottofondo scuro.

In bocca veniamo accolti da una buona acidità che il tannino, rimanendo timido solo sullo sfondo, non riesce a coprire. Finale sapido.

Donna Lisa Rosso

Donna Lisa Rosso

Donna Lisa Rosso

Salice Salentino Rosso Riserva DOC, anno 2005, 90% Negroamaro, 10% Malvasia nera di Lecce, 14% di gradazione alcolica.

Le viti sono coltivate ad alberello con un’età tra i 50-60 anni che implicano rese per ettaro molto basse ideali per avere uve di una certa struttura. Il vino viene affinato 18 mesi in barrique di rovere francese e altri 18 mesi bottiglia. Sicuramente un vino impegnativo.

Il bicchiere si macchia di rivoli rosso rubino, molto luminoso. Al naso tornano le sfumature floreali, supportate da una buona balsamicità. In seguito svela  la sua complessità, i sentori di macchia mediterranea sonointervallati da striature dolci e minerali. Al palato ha un ingresso fruttato, immediato, morbido che ci conduce subito a una presenza tannica importante ma allo stesso tempo elegante e morbido (morbido all’inizio e morbido alla fine). Ottima piacevolezza di beva. Il tannino scalpitante ci permette di abbinarlo a piatti importanti.

Primitivo di Manduria Villa Santera

Primitivo di Manduria

Primitivo di Manduria

Primitivo di Manduria DOC, anno 2008, 100% Primitivo, 15,5% di gradazione alcolica.

Alta gradazione alcolica tipica del Primitivo. Essendo un’uva dall’alta acidità, ha bisogno di una buona dose di alcol per risultare un vino equilibrato. Per avere più zuccheri nelle uve e quindi più alcol nel vino si protrae la maturazione delle uve.

Il Primitivo di Manduria Villa Santera si presenta con un rosso rubino con riflessi violacei. L’olfatto è allietato da aromi di frutta carnosa (prugna, amarena) che riposa su un sottofondo di liquerizia. In seguito appaiono note ferrose e minerali. In bocca siamo accolti da un’avvolgenza che ricorda l’olfatto che vira nel finale verso note ferrose, saline, ematiche. Tannino delicato.

Visita il sito azienda vinicola Leone de Castris.

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