L’azienda vinicola Castello di Cigognola si trova nel cuore dell’Oltrepò Pavese, un territorio che ricorda subito una forma di grappolo. Questa è la prima idea che ci viene in mente osservando su una cartina geografica questa parte d’Italia bagnata dal Po, una terra di confine da sempre considerata il serbatoio enologico per l’assetata Milano. La Milano “da bere” ma che si è spesso accontentata di vini beverini, senza troppe pretese nella qualità e nel prezzo.

Fortunatamente le cose stanno cambiando e dalla terra-grappolo stanno emergendo realtà dalle produzioni davvero interessanti. Una fra queste è il Castello di Cigognola che si presenta con un pedigree di tutto rispetto: una storia secolare, un territorio dal microclima eccezionale e un enologo di fama mondiale.

Castello di Cigognola: la storia

Castello di Cigognola

Castello di Cigognola

La nostra storia inizia nel 1212, anno di costruzione del castello che ancora oggi domina le terre circostanti con la sua maestosa torre ornata da merli ghibellini. Fin da subito vigneti e castello si attraggono iniziando a vivere in una simbiosi perfetta e l’uva diventa parte integrante della vita e delle vicende del luogo.

In alcuni manoscritti del ‘400 il vino prodotto nei territori circostanti viene definito “vino bono puro et neto” e i sussurri dell’antico ancora riecheggiano in ogni bottiglia. La parola d’ordine è tradizione e il legame con il passato si riflette in ognuno dei suoi vini: nobili, di carattere e legati indissolubilmente al territorio.

A Castello di Cigognola la tradizione è una vera e propria passione che si respira nell’aria e nei calici. Anche la scelta dei vitigni utilizzati non è lasciata al caso ma rispecchia in pieno la filosofia dell’Azienda. Barbera e Croatina sono le regine di queste colline irregolari che firmano con una calligrafia inconfondibile l’unicità e la bellezza della zona. Le esposizioni variabili dei diversi vigneti, oltre a saziarci gli occhi per lo scenario multicolore che offrono, sono un volano per la qualità indiscutibile. Ogni anno, infatti, è possibile scegliere i vigneti che hanno meglio interpretato la stagione climatica e ottenere così vini sempre di alto livello.

In ciascuna bottiglia del Castello di Cigognola ritroviamo quindi la tipicità del territorio e delle uve utilizzate. Il terreno argilloso ricco di calcio dona un’alta acidità al vino che è anche una delle caratteristiche tipiche della Barbera, mentre le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte regalo ai vini aromi delicati ed ampi. Dal connubio vitignio-territorio nascono così dei vini da grande invecchiamento e capaci di reggere con fierezza i colpi del tempo.

Infine, da non dimenticare, è la mano dell’uomo. Mano esperta e delicata che parte dalla raccolta delle uve, rigorosamente eseguita a mano, fino al sapiente lavoro in cantina dove le uve vengono lavorate appena dopo la raccolta. Per ottenere vini dai tannini eleganti, viene effettuata la diraspatura, una pigiatura soffice mentre le moderne vasche di fermentazione a temperatura controllata permettono di evitare eccessivi rimontaggi.

Castello di Cigognola e Riccardo Cotarella 

Il nocchiero di questo lungo e meticoloso viaggio è Riccardo Cotarella, uno tra i più conosciuti ed apprezzati wine maker del nostro paese che con la sua bacchetta magica riesce a tramutare in perfetti purosangue ogni grappolo d’uva che ha la fortuna di incrociare i suoi passi. Fin da subito il famoso enologo ha dettato le sue regole:

  • basse rese,
  • meticoloso lavoro in cantina,
  • affinamento il barrique di rovere.

 I vini del Castello di Cigognola

Andiamo ora a scoprire i due fuoriclasse del Castello di Cigognola: Poggio della Maga e Dodicidodici.

I vini di Castello di CigognolaPoggio della Maga

Bel colore rosso rubino, intenso e concentrato. Al naso ci accoglie una nota balsamica che si trasforma velocemente in sensazioni aeree ed eleganti. In bocca abbiamo un’esplosione di sapori, irruente ma allo stesso tempo equilibrato. Il buon livello di acidità ben supportato da un’avvolgente morbidezza ci porta la mente ad un potenziale evolutivo straordinario. Un vero cavallo di razza, convincente.

Dodocidodici

Rosso rubino con allegre sfumature porpora. All’olfatto siamo invasi da una tonalità scura di sottobosco con pennellate speziate. Al palato siamo accolti da un principio fresco (classico del Barbera) subito accompagnato da un minuetto sapido e ricco di polpa. Vino ricco di sfumature. Perfetto con carni e salumi.

www.castellodicigognola.it

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