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La concentrazione di antibiotici nei fiumi è di 300 volte superiore il limite di sicurezza. I sottoprodotti della vinaccia possono essere la soluzione ottimale
Secondo una ricerca americana dell’università di York effettuata in 72 paesi è emerso che in due terzi dei fiumi del mondo scorrono concentrazioni di antibiotici che arrivano a superare anche di 300 volte le soglie ritenute sicure dall’Amr Industry Alliance, associazione impegnata contro la minaccia dei superbatteri invulnerabili ai farmaci.
La ricerca ha misurato i livelli di 14 antibiotici di uso comune in 711 siti lungo i fiumi di 72 Paesi nei sei continenti (tra cui il Chao Phraya in Thailandia, il Tevere, il Mekong, il Tigri, il Tamigi, la Senna e il Danubio).
Senza uno sforzo importante per contenere l’uso inappropriato degli antibiotici e la diffusione di batteri sempre più resistenti, le malattie più comuni diventeranno incurabili, mentre le procedure mediche salvavita saranno sempre più rischiose da eseguire.
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, circa 700mila persone ogni anno muoiono a causa di infezioni resistenti ai farmaci. Una cifra destinata ad arrivare a 10 milioni di morti entro il 2050, se non verranno presi provvedimenti.
Mangimi con bucce d’uva per ridurre l’uso di antibiotici
Uno dei problemi che ha sollevato l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è la nascita di germi resistenti agli antibiotici che sta creando il fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Ossia molte malattie non sono più curabili perché nel nostro organismo ci sono batteri che resistono agli antibiotici.
Una delle cause di questa situazione è l’abuso di antibiotici in tutto il comparto degli allevamenti di animali da destinare al consumo umano (carne, uova, latte). Alcune stime affermano che il 70% degli antibiotici venduti dalle case farmaceutiche è utilizzato per gli animali.
È vero che l’utilizzo di antibiotici è necessario per non trasferire sulle persone le malattie degli animali, ma il loro utilizzo eccessivo sta diventando un problema serio. Se non si corre ai ripari, nei prossimi anni i batteri super resistenti aumenteranno e saranno un vero pericolo per la salute umana.
Inoltre i batteri super-resisteti non solo finiscono negli alimenti ma, attraverso gli escrementi degli animali, passano nel terreno e nell’acqua utilizzata per irrigare i campi. Quindi ce li ritroviamo anche nella frutta e nella verdura.
Utilizzo dei tannini per ridurre gli antibiotici negli allevamenti.
Recenti studi hanno evidenziato come i mangimi da bucce d’uva, grazie alla presenza di composti vegetali naturali come i tannini, e altri composti polifenolici, possono essere una alternativa all’uso di antibiotici nel reparto degli allevamenti.
I composti contenuti naturalmente nelle bucce d’uva sono anti-parassitari, anti-virali, antiossidanti, anti-infiammatori, ecc e tutte queste proprietà sono utili per allevare gli animali in maniera sana.
Altro elemento da non trascurare è la proprietà dei tannini, mescolati nel foraggio, di migliorare la digestione, diminuire i parassiti intestinali e la carica dei batteri patogeni.
I questo modo viene aumentata la capacità produttiva degli allevamenti.