Per comprendere fino in fondo i vini della famiglia Ceretto, uno dei maggiori produttori del Piemonte, è fondamentale conoscere la loro “idea di vino” che sta alla base di ogni bottiglia che porta la loro firma.

Il tutto parte da un viaggio in Borgogna, intrapreso dai due fratelli Ceretto, dove appresero sul campo il concetto di “cru” e “terroir”. Per quel periodo, siamo agli inizi degli anni ’60, queste erano parole del tutto sconosciute in Italia e pensare che la qualità del vino potesse essere legata ai singoli appezzamenti di terra, alla loro posizione, alla loro conformazione dei terreni e al loro microclima era un concetto degno di un film di fantascienza.

Ma in fin dei conti non era fantascienza visto che queste idee venivano già applicate, e con risultati di altissimo livello, in una regione che aveva una tradizione vinicola secolare e dai cui c’era tanto da imparare.

Per questo i due fratelli iniziarono a selezionare i vigneti a seconda della loro posizione, proprio per ottenere il miglior prodotto possibile. E considerando che il vino di qualità deve partire da un uva di qualità, la strada a quel punto era tutta in discesa.

I cru Ceretto.

I vigneti dell'Azienda Ceretto

I vigneti dell’Azienda Ceretto

Avendo prima introdotto la parola “cru”, spero di avervi incuriosito e di avervi messo la smania di non veder l’ora di conoscere meglio questi “terroir” unici e spettacolari in gran parte situati nelle migliori zone del Barolo e Barbaresco.

In particolare sono quattro le aziende dedicate alla produzione dei vini:

  • Bricco Rocche a Castiglione Falletto,
  • Bricco Asili a Barbaresco,
  • Tenuta Monsordo Bernardina ad Alba,
  • I Vignaioli di Santo Stefano a Santo Stefano Belbo.

Bricco Rocche si trova a Castiglione Falletto nel cuore delle Langhe, vera anima della D.O.C.G. del Barolo. Proprio per riprendere il concetto di cru, le bottiglie hanno etichette differenti a seconda della zona di provenienza:

  • Barolo DOCG Bricco Rocche (Castiglione Falletto)
  • Barolo DOCG Brunate (La Morra)
  • Barolo DOCG Cannubi San Lorenzo (Barolo)
  • Barolo DOCG Prapò (Serralunga d’Alba)

Bottiglie così uniche non potevano che riposare in una luogo altrettanto unico. Infatti, nel 2000, la cantina è stata ampliata con la costruzione del “Cubo”, una struttura interamente in vetro che come un faro in mezzo al mare domina tutto il territorio circostante.

Bricco Asili, dedicato alla produzione di Barbaresco, regala uve da vigne vecchie di oltre 40 anni. Pur avendo un nome locale, “bricco” è infatti la cima della collina Asili nel villaggio di Barbaresco, si porta dietro un po’ di Francia avendo la cantina al centro del vigneto come un piccolo chateau della terra di Asterix.

Cantina Monsordo Bernardina

Cantina Monsordo Bernardina

Tenuta Monsordo Bernardina ad Alba è il cuore pulsante dell’Azienda e biglietto da visita della famiglia Ceretto. Da poco tempo la Tenuta è stata rinnovata per dare spazio al nuovo e dirompente fenomeno chiamato enoturismo e per accogliere gli ospiti amanti del vino nella maniera opportuna.

Orgoglio di tutta la Tenuta è l’Acino, una struttura architettonica all’avanguardia (se vi ricordate bene avevo parlato all’inizio dell’articolo di “fantascienza”),  che ricorda proprio la forma di un acino e che si staglia imperiosa sulle vigne del Barolo. L’Acino è una sala da degustazione completamente immersa nella natura che, grazie alla trasparenza della struttura, permette di “degustare il vino degustando il panorama”.

Vignaioli di Santo Stefano, posto a Santo Stefano Belbo, è un progetto nato con l’idea di legare al concetto di qualità un vino, il Moscato, non sempre tenuto nella dovuta considerazione. 

Arte, vino e design.

Ceretto arte e design

Ceretto arte e design

Abbiamo visto che i vini e i vigneti Ceretto sono immersi nell’arte e ne respirano a pieni polmoni. E questo legame si può notare fin dall’ingresso alle Tenute di Bricco Rocche dove siamo accolti da un cancello che definirlo tale è riduttivo. In effetti si tratta di una vera e propria opera d’arte dal titolo “Ovunque proteggimi” del maestro Valerio Berruti con lo scopo di “proteggere e di accudire” i terreni simbolo dell’Azienda.

Il legame tra vino e design si può notare anche nelle etichette che sono delle vere e proprie opere d’arte. Infatti i Ceretto sono stati la prima cantina in Piemonte a capire l’importanza della veste del vino e ad affidare ad esperti designer la forma delle bottiglie e le loro etichette per farle risultare uniche e riconoscibili.

Per conoscere l’anima della famiglia Ceretto andiamo a degustare il loro fuoriclasse che riassume in pieno la loro idea di vino.

Barolo DOCG Bricco Rocche

Barolo Bricco Rocche

Barolo Bricco Rocche

Nel cuore del Barolo, nel comune di Castiglione Falletto, nasce il Bricco Rocche con una produzione in piccola quantità ma di altissimo livello. La raccolta e la selezione delle uve viene fatta esclusivamente a mano, proprio per esaltare il carattere unico del vino, e il loro viaggio si conclude con un sapiente affinamento prima in fusti di rovere e quindi in botti grandi.

Al naso siamo invasi da una complessità labirintica con una colonna portante solida, scura, robusta ma allo stesso tempo elegante. Vino intenso che diffonde sentori di spezie di luoghi lontani e note di frutta scura e matura. In bocca esplode equilibrato riempiendo tutto lo spazio con i suoi tannini importanti e con una persistenza che sembra non finire mai.

Per approfondimenti visita il sito dell’Azienda Ceretto.

Acquista i vini Ceretto sul sito byvino.it

Segui Guido Cocozza l’autore dell’Enoblog Enologica Petrillo su Google+

Tags: