Pesce con il vino bianco, carne con il rosso e l’abbinamento cibo-vino è servito. Ma noi siamo stravaganti, ci vogliamo distinguere dagli altri e siamo sempre alla ricerca di abbinamenti particolari e mai provati. Quanti di voi hanno mai pensato di abbinare un vino ad un fantasma? Forse nessuno, ma tranquilli, con il nostro aiuto non avrete problemi a degustare un bel bicchiere di vino di fronte a spettri, presenze e ghostbusters.

Iniziamo la nostra caccia ai fantasmi in Umbria e precisamente nel Castello di Macereto, in provincia di Perugia nei monti Sibillini, nelle vicinanze del paese di Tavernelle (da non confondere con il Tavernello). Abbiamo dato le indicazioni precise così non rischiate di perdervi e di sbagliare fantasma.

Si racconta che il luogo sia infestato da un esercito di soldati e cavalieri in assetto da battaglia, intenti a scendere le scalinate del castello illuminati soltanto dal chiarore della luna. L’apparizione contiene elementi particolarmente tenebrosi, in quanto le figure umane hanno occhi incavati e ossa in bella mostra.

Come mai così tanto traffico spettrale? Il Castello di Macereto non si poteva accontentare di un semplice fantasma solitario? La storia racconta che il castello e il vicino borgo vennero ferocemente saccheggiati nel Quattrocento dal luogotenente Ciarpellone e le visioni che si materializzano di notte sono un lontano ricordo di quei saccheggi.

Il territorio

Il territorio

Affacciandoci dalla torre del castello possiamo intravedere in lontananza, nelle giornate limpide, un promontorio che si affaccia sul lago Trasimeno, definito con un pizzico di grandiosità “il mare chiuso dell’Umbria”. È questa Castiglione del Lago, terra d’elezione dei vini del Duca della Corgna.

Dalla rocca del paese, stavolta senza fantasmi, il colpo d’occhio è eccezionale e il nostro sguardo si perde lungo il promontorio che sfuma dolcemente verso il lago circondato dalle verdi colline di vigneti.

Questo lembo di terra è ricco di storia, qui dominava nel rinascimento il duca Ascanio della Corgna, capitano di ventura, che con le sue celebri gesta fece conoscere questi luoghi in tutta europa. È qui che nascono i vini della cantina che da questo nobile personaggio prende il nome.

I vini Duca della Corgna

Duca della Corgna

Duca della Corgna

Il Duca della Corgna è una linea legata al passato e alla storia di questa bellissima terra, ma allo stesso tempo guarda al futuro con l’adozione di tecniche di coltivazione innovative e importanti investimenti in cantina con l’utilizzo di attrezzature enologiche all’avanguardia. Questi sono gli ingredienti che hanno fatto di questa azienda una delle realtà più interessanti del luogo. Ed è proprio il legame con il territorio, reso ancora più stretto dall’utilizzo di vitigni tradizionali dei Colli del Trasimeno (grechetto e gamay perugino), una delle caratteristiche fondamentali dei vini Duca della Corgna.

Divina Villa Etichetta Nera

Divina Villa Etichetta Nera

Divina Villa Etichetta Nera

Trasimeno Gamay DOC, 100% di Gamay Selezione Umbria.

Vino prodotto in vigneti con un’età media di 10-30 anni posti in terreni argillosi e sabbiosi, le cui uve vengono raccolte leggermente surmature per facilitare la solubilizzazione delle sostanze estrattive. Il Divina Villa Etichetta Nera  viene affinato circa 12 mesi in barriques di rovere francese e quindi altri 7 mesi in bottiglia.

Rosso rubino cupo ed intenso. Al naso l’aroma e il bouquet sono quelli di bacche selvatiche e frutta di sottobosco. Chiude con rimandi vegetali mentre svela un palato dal tratto elegante e di sostanza. Varietale nelle note di frutta rossa e spezie fini. Ideale su carni rosse grigliate e selvaggina arrosto.

Visita il sito produttore Duca della Corgna.

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